venerdì 1 marzo 2019

Letture: la felicità del cactus Haywood, Sarah



"Credo che la vera differenza tra la mia infanzia e quella di mio fratello sia un'altra: io non sono mai stata amata, lui sì."

Ho scelto questa frase che secondo me racchiude il messaggio di questo libro che si legge velocemente e con piacere.





Trama:
A Susan Green non piacciono le sorprese: vuole avere tutto sotto controllo. Con buona pace di famiglia e colleghi, che la trovano fredda e spigolosa. Ma la vita di Susan è perfetta... per Susan. Ha un appartamento a Londra tagliato su misura per una sola persona, un lavoro che soddisfa la sua passione per la logica e un accordo molto civile con un gentiluomo che le garantisce adeguati stimoli culturali, e non solo, senza inutili sdolcinatezze. Guai perciò a chiunque tenti di abbozzare un maggior coinvolgimento emotivo e di accorciare le distanze: Susan punge, come i cactus che colleziona. Eppure, si sa, la vita sfugge a ogni controllo. E l'aplomb di Susan inizia a vacillare quando deve fare i conti con un lutto improvviso e con la prospettiva, del tutto implausibile secondo lei, di una gravidanza. All'improvviso il mondo sembra impazzito, sia dentro che fuori di lei. Ma proprio quando Susan teme di non riuscire più a fare tutto da sola, riceverà aiuto dalle persone più impensabili. E l'inflessibile femminista di ferro, la donna combattiva e spinosa come i suoi cactus, si troverà a fiorire.




La protagonista Susan Green non si smentisce mai fino alle ultime pagine, rimane fedele a se stessa ed al suo involucro di perfezione. 
Susan Green descrive se stessa e la sua vita come se vivesse dentro ad un'ampolla di vetro dove tutte le emozioni vengono filtrate, appositamente filtrare per non intaccare il flusso  degli eventi che deve rimanere regolare ed immutabile. 
La sua è una vita vissuta da spettatrice nonostante le accadono degli eventi impensabile, che destabilizzerebbero l'esistenza di chiunque: rimane incinta, una gravidanza inattesa  Che Susan affronta  attraverso un'analisi chirurgica fredda e lucida, senza  cadere nella disperazione o nell'euforia:

"...Non pensate che abbia rimandato fino ad ora per vergogna o perché sono in fase di negazione, ma occorre tempo per adattarsi a una situazione nuova: bisogna assimilare i fatti, considerarli attentamente, e poi elaborare un piano d'azione. Ormai avrete capito che sono incinta da poco."  

" Sia ben chiaro che non ho desiderato neanche per un secondo di rimanere incinta. Ho stabilito molto tempo fa che nella mia vita non c'è spazio per un marito e dei figli, perché non  voglio rinunciare alla mia autonomia."
E ancora:
"..il nascituro avrà i miei geni, quindi mi aspetto che si comporti in modo ragionevole. Infine io non ho alcune intenzione di lasciare il lavoro per fare la mamma. Credo che ci siano ottimi asili che accettano bambini anche molto piccoli. Non bisogna far altro che accompagnarli la mattina e poi passare a recuperarli la sera. Al resto ci pensano le educatrici." 

Muore la mamma e lascia un testamento che apparentemente è iniquo  proprio nei confronti di Susan.
Ecco cosa dice Susan quando trova il "giusto" posto al cofanetto con le ceneri della madre:

" Lisciai  le pieghe del divano, spensi le luci e spostai con un piede il mio nuovo fermaporta di legno di quercia lucido per chiudere la porta del soggiorno. Il cofanetto con le ceneri era della misura perfetta, aveva una bella forma, il giust peso e si abbinava a meraviglia con il tavolino da caffè. Mia madre non avrebbe avuto niente in contrario. Era una donna pratica e sarebbe stata felice di rendersi utile."

Ammetto che questa sua distanza e razionale freddezza di analisi per ogni singola cosa che le accade mi ha infastidito e non poco. 
Il suo  interrogarsi su come mai alcuni eventi la toccano, come se non fosse possibile provare emozioni, sentimenti verso gli eventi e verso qualcuno, a tratti mi ha irritato. 
Quando scopre che sentirsi tutte le sere con Rob, un vecchio amico del fratello non è poi così male, giustifica questa suo bisogno come "puro buon senso":

"Da Capodanno aveva iniziato a scrivermi e telefonarmi agli orari più impensati, soprattutto in piena notte.... Il fatto è che in queste ultime settimane di gravidanza, tra mal di schiena, bruciori di stomaco, crampi alle ambe e improvvise corse in bagno, faccio veramente fatica a dormire. Rob invece è semplicemente un animale notturno. Quindi è logico che ci teniamo compagnia per sconfiggere la noia. E' puro buon senso.
A questo punto devo essere onesta: mi piace parlare con Robe, anzi, spesso mi rendo conto che non vedo l'ora di sentrirlo. Le notti in cui non ci siamo sentiti, mi sembrava che mancasse qualcosa. Lo so è strano."

Ma il  suo non sentire nasce proprio da quell'amore mancato e dietro all'amore mancato si nasconde un doppio segreto che l'autrice svela solo nelle ultime pagine del libro.
A mio parere Susan Green non è una femminista, una combattiva,  perché queste due condizioni prevedono che ci sia della passione, un credo forte e pieno verso alcuni valori ed ideali che smuovono l'anima. Io definirei Susan Green una donna anaffettività  e l'anaffettività la rende così com'è.

Ma la Vita non ci lascia mai nello stesso posto e nella stessa posizione per troppo tempo e così partendo dalla necessità pratica di trovare una soluzione al testamento  Susan Green  è costretta ad affrontare la situazione, a muoversi chiedendo, interrogando i suoi familiari e non solo, fino ad arrivare alla verità.

Ed è proprio la verità che le permetterà di prendere consapevolezza, la verità la sveglierà dal torpore dell'anaffettività per portarla verso il sentire ed iniziare finalmente a vivere la Vita.

"All'improvviso il mondo mi sembra più grande e pieno di suoni e colori, molto più di quanto lo fosse appena pochi giorni fa. Ancora non sono certa di aver capito chi sono io in relazione a questo mondo nuovo, ma va bene così."


3 commenti:

  1. Sì penso che sarebbe bello leggerlo. Lo avevo sentito nominare infatti.
    Grazie per la recensione!
    un abbraccio
    sabrina

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  2. Negli ultimi 5 anni ho cercato di rimanere incinta e senza risultato, fino a quando ho incontrato questa meravigliosa testimonianza su come qualcuno usa il prodotto delle radici e delle erbe di Dr ogbidi e lei è rimasta incinta, l'ho ordinata anche solo per provare perché ho provato così tante cose senza risultato, sorprendentemente sono rimasta incinta solo 1 mese e 1 settimana dopo aver usato il prodotto che miracolo funzionava con Dio. Devo dire un grande ringraziamento a Dr.ogbidi per il suo aiuto. Sono qui per dire al mondo di questo meraviglioso uomo che Dio usa per ripristinare il mio grembo. Puoi anche contattarlo tramite, Email: ogbidihomeofsolution1@gmail.com o whatsapp +2348026905065.

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