Pagine

mercoledì 7 novembre 2018

Letture: Lascia dire alle ombre - Giudizio: 3 su 5



TRAMA:

Quando Mahony, cresciuto in orfanotrofio a Dublino, torna a Molderring, quattro strade e un pub sulla costa occidentale dell'Irlanda, porta con sé solo una foto sbiadita di Orla, la madre che non ha mai conosciuto, e l'ostinato desiderio di dissipare la cortina di bugie che avvolge il villaggio. Nessuno, vivo o morto, vuole raccontare cosa è successo più di vent'anni prima alla ragazzina che l'ha dato alla luce e poi abbandonato, eppure Mahony è certo che sono in molti a conoscere la verità. Un prete che assomiglia a una donnola, l'arcigna infermiera del villaggio, una banda di alcolisti sentenziosi, una caustica attrice imparruccata al di là del tramonto decisa ad aiutare Mahony infilando tra le pieghe dell'annuale messinscena un'indagine in piena regola: sono solo alcuni dei personaggi che animano questa storia.


A convincermi a leggere questo libro non è stata di certo la copertina bensì una bellissima recensione che ho sentito alla radio (su Radio 2) questa estate nella rubrica "Pandora".
Ho letto il libro in un mese, il mio tempo medio di lettura, ed al termine  sono rimasta sospesa senza capire esattamente se ero soddisfatta o insoddisfatta. Così ho lasciato passare un pò di tempo prima di scriverne la recensione, per lasciare decantare le emozioni che questo libro mi ha lasciato ed oggi  di una cosa sono sicura non è un libro che consiglierei a qualcuno di leggere,  anche se non posso dire che non mi è piaciuto.

L'inizio è stato un pugno allo stomaco:




Non sapevo se continuare o lasciar perdere. La curiosità e la buona recensione che avevo ascoltato mi hannoconvinta a continuare. 


Lo stile della scrittrice è interessante,  a tratti ricco e ricercato come questo passaggio che ho trovato splendido:

"Le parole sono capaci di volare. Sfrecciano fuori da finestre, oltre staccionate, in mezzo a sgabelli di pub e attraverso cortili. Viaggiano rapidamente di bocca in orecchio, di orecchio in bocca. E strada facendo, aumentano di velocità peso, consistenza e gravità. Per poi atterrare con uno spruzzo di fango, mettere radici e crescere fulminee come la gramigna più sfrenata."

A tratti essenziale,  diretto e ti colpisce con brutalità.

Forse la presenza di tanti personaggi che intervengono contemporaneamente, in alcune situazioni in modo corale, non mi ha aiutato nella lettura. 

Il mistero invece rimane ben celato fino alla fine e credo sia l'unico elemento che mi ha permesso di andare avanti: scoprire chi  ha fatto sparire Orla, personaggio che non ho amato, e soprattutto perchè farla sparire in modo così violento e brutale.


Vi lascio con questa ultimo passaggio:
"Dentro la  busta c'era la fotografia di una ragazza con un sorriso incerto: stringeva goffamente un fagotto sfocato, tenendolo alto come un tesoro appena trovato. Mahony voltò la foto, e la solida calligrafia da maestra gli sferrò un gancio sinistro.
 "Il tuo nome è Francis Sweeney. Tua madre è Orla Sweeney. Sei nato a Mulderring, conte adi Mayo. In questa foro ci siete tu e lei. Sappi che lei era la vergogna della città, perciò l'hanno portata via da te. Mentono tutti, quindi stai in guardia, e sappi tua  che tua madre ti amava."

 A voi la scelta della lettura.



Nessun commento:

Posta un commento